Nel luglio 2014 ero a Venezia per Digital Venice 2014.

Oltre agli impegni nei convegni ebbi modo di cenare con ottimi amici e professionisti, fra i quali Roberto Scano e Luca Corsato che era con un suo amico teologo. Si discuteva di diritti, doveri e grandi player della Rete.
L’amico di Luca disse che la Rete era libera mentre la dottrina cristiana e cattolica era stringente e chiusa.
Ribattei: “La chiesa cattolica ti perdona, con o senza confessione; Google o Facebook, invece, non ti perdonano: loro sono la Rete e hanno potere di vita e di morte sulle tue attività.”
Silenzio fra gli astanti.

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