Si fa un gran parlare di formazione a distanza, elearning e tecnologie didattiche digitali, innovative o non tradizionali.
Il focus, come spesso accade quando si parla di qualcosa che non si conosce, si concentra sullo strumento e non in prima battuta sugli obiettivi, sui contenuti, sugli attori in gioco e dopo, ma soltanto dopo, sulle modalità operative.
Oggi vorrei provare a ragionare sui contenuti, senza i quali non si può svolgere formazione, di qualunque tipo essa sia.
Quando ero a Federica, l’elearning dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (dove ho lavorato nove anni contribuendo a realizzare la prima e più importante piattaforma di elearning universitaria italiana, per qualità e quantità dei corsi presenti e per quantità di accessi sul Web), ho incontrato oltre 400 (quattrocento) docenti universitari.
Il mio compito era, in quella specifica attività, studiare con il docente la migliore modalità di costruzione dei contenuti, avendo presente la materia da insegnare, l’approccio del docente e la sua modalità di delivery ed esposizione dei contenuti formativi, naturalmente tenendo conto delle linee guida di Federica.
C’era chi mi diceva:
- utilizzo solo il gesso e la lavagna
- non uso dare materiali a corredo
- ho già un blog dove inserisco tutte le mie presentazioni e anche dei video
- mi piacerebbe fare dei podcast (nb: Federica è stata la prima in Italia a realizzare anche in podcast i suoi corsi e ad averli pubblicati sul canale iTunes U della Apple – nei primi due anni avemmo oltre 2.800.000 visitatori con 450.000 download)
- scrivo solo appunti su carta
Tutte indicazioni giuste e condivisibili che partivano dalla consapevolezza che la fruizione dello studente doveva essere immediata e de visu.
Con il ragionamento ed illustrando le possibilità offerte da Federica, i docenti, però, erano in grado di lavorare sui loro già eccellenti contenuti per renderli ancora più fruibili con le diverse modalità di esposizione e delivery.
I contenuti venivano arricchiti da materiali di supporto, riferimenti a risorse sul Web, immagini, video, audio.
Tutti i docenti, nessuno escluso, furono felicissimi della loro esperienza con Federica. Avevano assimilato delle utili indicazioni per migliorare la loro esperienza di formatore, mentre io mi sono arricchito di oltre 400 amici che mi raccontavano e mi raccontano di Dante, del cimurro del furetto, di economia e gestione delle imprese, di fisica delle galassie, e potrei continuare per pagine intere…
La mia considerazione quindi è di partire dai contenuti dei corsi e delle lezioni, dagli obiettivi; questi momenti di difficoltà per il nostro Paese possono essere uno spunto per aggiornare le nostre modalità di costruzione dei contenuti formativi, non limitandoci solo a scegliere “la migliore piattaforma online”.
Vi consiglio di visitare le due piattaforme online di Federica del Centro di servizio di Ateneo “Federica Weblearning – Centro di Ateneo per l’Innovazione, la Sperimentazione e la Diffusione della Didattica Multimediale”: www.federica.unina.it e www.federica.eu.
Federica.ue rappresenta un’eccellenza Europea con la sua realizzazione e delivery dei corsi MOOC.
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